Il gruppo di moda online con sede a Singapore Shein ha presentato documenti riservati per un'IPO all'autorità finanziaria britannica (FCA). Lo hanno riferito due persone a conoscenza della questione.

Ecco la possibile traduzione in italiano del titolo:

"Con ciò, Shein si avvicina di un passo alla potenziale quotazione in borsa a Londra, dopo aver abbandonato i suoi piani iniziali di IPO a New York. La società fondata in Cina potrebbe raggiungere una valutazione di mercato di circa 50 miliardi di sterline.

Shein, che ha guadagnato notevolmente in popolarità durante la pandemia di coronavirus, quando milioni di persone sono passate agli acquisti online, ha presentato la documentazione preliminare per la quotazione alla Financial Conduct Authority all'inizio del mese, secondo una delle fonti.

La presentazione è un precursore per la pubblicazione del prospetto IPO dell'azienda, che deve essere approvato dall'autorità di regolamentazione britannica prima che la quotazione possa avvenire.

Shein, il cui principale numero di dipendenti e stabilimenti produttivi si trova in Cina, non ha ancora ricevuto l'approvazione dalle autorità cinesi per quotarsi in borsa a Londra.

Das Unternehmen könnte sich entscheiden, seine Aktien woanders erstmals zu verkaufen, falls regulatorische Hürden bestehen oder bessere Listungsbedingungen anderswo gegeben sind, warnten die informierten Personen. Eine Listung in Hongkong ist eine weitere Option, die in Betracht gezogen wird, fügten sie hinzu.

La società potrebbe decidere di vendere le proprie azioni altrove per la prima volta nel caso in cui esistano ostacoli regolatori o ci siano condizioni di quotazione migliori da qualche altra parte, hanno avvertito persone informate. Hanno aggiunto che una quotazione a Hong Kong è un'altra opzione che viene presa in considerazione.

Shein, che sta lavorando con Goldman Sachs, JPMorgan e Morgan Stanley sui suoi piani IPO, aveva originariamente pianificato di quotarsi in borsa a New York, ma ha spostato i suoi piani a Londra dopo che l'azienda è stata coinvolta nelle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Donald Tang, Presidente Esecutivo di Shein, ha dichiarato il mese scorso al Financial Times che l'azienda ha fatto progressi nel cambiare l'immagine di essere controllata da Pechino, "ma non abbastanza" per convincere i legislatori statunitensi.

Un'eventuale IPO sarebbe una spinta di cui il mercato britannico ha urgentemente bisogno. Negli ultimi mesi, importanti politici britannici, tra cui il Cancelliere conservatore Jeremy Hunt e il Ministro ombra dell'economia Laburista Jonathan Reynolds, si sono incontrati con l'azienda.

Die Labour-Partei, die in den Umfragen für die allgemeinen Wahlen am 4. Juli führt, hat argumentiert, dass London einen Börsengang von Shein begrüßen sollte, da dies höhere regulatorische Standards für das Unternehmen mit sich bringen würde als anderswo.

Translation:

Il Partito Laburista, che è in testa nei sondaggi per le elezioni generali del 4 luglio, ha sostenuto che Londra dovrebbe accogliere la quotazione in borsa di Shein, poiché ciò comporterebbe standard normativi più elevati per l'azienda rispetto ad altre località.

Shein è accusata di lavoro forzato nella sua catena di fornitura, accusa che l'azienda nega, affermando di avere una "politica di tolleranza zero nei confronti del lavoro forzato".

Alla domanda su una possibile quotazione in borsa di Shein a Londra, Reynolds ha detto lunedì: „Se fanno affari nel Regno Unito, dovremmo idealmente cercare di regolarli dal Regno Unito.

Falls also eine Börsennotierung in Betracht gezogen würde, möchte ich, dass dies [im Vereinigten Königreich] geschieht, weil ich wüsste, dass dies der Weg wäre, wie wir die höchsten Standards durchsetzen könnten.“

Die Wirtschaftsministerin Kemi Badenoch sagte, es gebe Themen, die ihre Partei prüfen würde, wenn das Unternehmen an die Börse gehen würde, und verwies auf potenziell „verlorene“ Steuern aufgrund seines Geschäftsmodells und Bedenken über Zwangsarbeit in China.

Italian: Il ministro dell’economia Kemi Badenoch ha detto che ci sono temi che il suo partito esaminerebbe se la società venisse quotata in borsa, facendo riferimento a potenziali «tasse perse» a causa del modello di business e a preoccupazioni sul lavoro forzato in Cina.

Der Junior-Wirtschaftsminister Kevin Hollinrake ha detto però dopo Badenoch e Reynolds che un'IPO di Shein "sarebbe un successo avere una tale quotazione alla Borsa di Londra".

I requisiti per le aziende britanniche di riferire sulla schiavitù moderna nelle loro catene di approvvigionamento potrebbero rendere l'azienda più "responsabile", ha aggiunto.

Shein und die FCA haben eine Stellungnahme abgelehnt. Reuters war der Erste, der über die vertrauliche Einreichung berichtete.