Thales Alenia Space: Studio conferma il potenziale dei centri dati spaziali

Thales Alenia Space ha annunciato che uno studio di fattibilità ha confermato l'impiego di data center nello spazio come soluzione più sostenibile per l'hosting e l'elaborazione dei dati.

29/06/2024, 09:11
Eulerpool News 29 giu 2024, 09:11

Un'iniziativa europea per studiare la fattibilità dei data center nello spazio ha rivelato che il progetto potrebbe essere economicamente sostenibile e allo stesso tempo ridurre l'impronta di CO₂ dell'infrastruttura che alimenta il boom dell'Intelligenza Artificiale (IA).

Thales Alenia Space, il coordinatore del progetto europeo, ha dichiarato giovedì che lo studio di fattibilità ha confermato che l'uso di data center nello spazio potrebbe rappresentare una soluzione più sostenibile per l'hosting e l'elaborazione dei dati. Secondo l'azienda, il progetto potrebbe anche generare un ritorno sugli investimenti di diversi miliardi di euro entro il 2050.

I centri dati forniscono la potenza di calcolo necessaria per i modelli di IA, ma consumano anche quantità significative di energia e acqua. L'ascesa di ChatGPT e di applicazioni di IA simili ha scatenato una corsa tra le aziende tecnologiche per costruire ulteriori centri dati, sollevando preoccupazioni riguardo al potenziale impatto ambientale.

Lo studio intitolato Ascend, acronimo di Advanced Space Cloud for European Net zero emission and Data sovereignty, è stato finanziato dall'Unione Europea e ha confrontato gli impatti ambientali dei centri dati spaziali e terrestri, ha dichiarato l'azienda. In futuro, l'azienda prevede di consolidare e ottimizzare i suoi risultati.

Centri dati spaziali verrebbero alimentati con energia solare al di fuori dell'atmosfera terrestre per contribuire all'obiettivo dell'Unione Europea di raggiungere la neutralità del CO₂ entro il 2050, ha dichiarato il coordinatore del progetto.

„I risultati dello studio Ascend confermano che l'uso dei data center nello spazio potrebbe trasformare il panorama digitale europeo e offrire una soluzione più ecologica e sovrana per l'hosting e l'elaborazione dei dati“, ha dichiarato Christophe Valorge, Chief Technical Officer di Thales Alenia.

Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia, circa lo 0,9% delle emissioni di gas serra legate all'energia o lo 0,6% delle emissioni totali nel 2020 erano attribuibili ai data center e alle reti di trasmissione dati.

Thales Alenia, una joint venture tra le aziende aerospaziali e della difesa Thales dalla Francia e Leonardo dall'Italia, ha collaborato allo studio con partner come l'azienda aerospaziale Airbus, l'azienda di software per server e cloud Hewlett Packard Enterprise e il gruppo di telecomunicazioni Orange. È stato rilevato che i data center spaziali richiederebbero lo sviluppo di un razzo vettore che, durante l'intero ciclo di vita, produrrebbe dieci volte meno emissioni, al fine di ridurre significativamente le emissioni di CO₂ generate dall'elaborazione e dall'archiviazione dei dati digitali.

I centri dati spaziali non avrebbero bisogno di acqua per il raffreddamento, ha dichiarato l'azienda.

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