La Cina combatte le preoccupazioni per la deflazione

11/04/2024, 16:00

Il recupero guidato dalla produzione porta a tensioni commerciali all'estero, mentre la debole evoluzione dei prezzi indica un consumo interno esitante.

Eulerpool News 11 apr 2024, 16:00

In Cina, l'inflazione si riduce notevolmente e risveglia nuovamente le preoccupazioni riguardo a una possibile deflazione, anche mentre l'economia comincia a sentire i benefici di una ripresa guidata dalla manifattura che alimenta tensioni commerciali all'estero. I prezzi al consumo sono aumentati a marzo solo dello 0,1% rispetto all'anno precedente, un risultato più debole del previsto che sottolinea le persistenti pressioni sull'economia cinese causate da una protratta crisi immobiliare e una spesa dei consumatori cauta. Nonostante le debolezze, Pechino punta sempre di più sulla sua forza come fabbrica leader nel mondo. Gli investimenti si riversano nella manifattura, in particolare in settori come i veicoli elettrici e le attrezzature per l'energia verde, alimentando la produzione industriale.

Mentre la produzione in Cina si intensifica, i dati sull'inflazione indicano un recupero disomogeneo. Molti economisti affermano che i funzionari devono fare di più per stimolare anche il consumo. La preferenza della Cina per stimolare il lato dell’offerta della sua economia sta già causando disordini all'estero. I prezzi dei beni che escono dalle fabbriche cinesi sono calati per il 18° mese consecutivo a marzo, segno di una capacità produttiva in crescita che supera la domanda.

Inflazione debole in Cina in contrasto con gli USA, dove l'aumento dei prezzi lo scorso mese ha superato le aspettative e ha annientato le speranze di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. I prezzi al consumo statunitensi sono aumentati del 3,5% a marzo su base annua. La debolezza dell'inflazione in Cina a marzo è stata diffusa, con una crescita dei prezzi rallentata per servizi, alimenti e beni di consumo. L'inflazione core, che esclude prezzi volatili come cibo ed energia, si è rallentata allo 0,6% dal precedente 1,2%.

Gli economisti si aspettano che l'inflazione mostri segni di ripresa, ma che resterà a un livello basso a causa della preferenza di Pechino per sostenere l'offerta piuttosto che il consumo. Il supporto politico dovrebbe sostenere la crescita e prevenire il radicarsi della deflazione, tuttavia molti economisti affermano che potrebbero essere necessarie azioni ancora più decisive, forse tramite ulteriori tagli ai tassi d'interesse o promuovendo il consumo attraverso riduzioni fiscali o erogazioni.

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