Uniqlo annuncia l'apertura di 11 nuovi negozi negli USA e intensifica così i suoi sforzi per ristabilire il marchio di abbigliamento casual presso i consumatori americani dopo precedenti battute d'arresto commerciali. Cinque dei nuovi punti vendita verranno inaugurati in Texas, uno stato dove Uniqlo non aveva precedentemente presenza, mentre i rimanenti sorgeranno in California, dove l'azienda gestisce già 19 negozi. Il marchio, che fa parte della società giapponese Fast Retailing, attualmente conta circa 74 negozi in Nord America, la maggior parte dei quali negli Stati Uniti. Uniqlo prevede di aprire quest'anno più di 20 negozi in Nord America, inclusi stati come Washington e Massachusetts, e punta ad avere 200 negozi sul continente entro il 2027.
Dopo la prima apertura di un negozio negli USA nel 2005 e le successive difficoltà che hanno portato a chiusure di attività, Yoshihide Shindo, amministratore delegato di Uniqlo USA, afferma che l'azienda ha ora sviluppato una migliore comprensione dei gusti dei consumatori americani. Ad esempio, le magliette crop top sono diventate un elemento fondamentale negli Stati Uniti, anche se in altri mercati sono meno popolari. L'azienda ha inoltre sfruttato la sua presenza nell'e-commerce per definire con maggiore precisione le ubicazioni dei negozi fisici, con il Texas che, nonostante la mancanza di punti vendita fisici, si classifica al terzo posto dopo New York e California nelle vendite e-commerce.
Uniqlo è parte di un'onda di rivenditori stranieri che cercano di consolidare la propria presenza negli USA. Tra i commercianti al dettaglio che stanno espandendo la loro presenza nei negozi fisici vi sono anche Primark, Zara, JD Sports e IKEA.
Nell'ultimo esercizio finanziario conclusosi ad agosto, le vendite di Uniqlo in Nord America sono aumentate del 43,7% raggiungendo i 163,9 miliardi di yen, corrispondenti a circa 1,08 miliardi di dollari statunitensi. Nonostante questa crescita, Uniqlo rimane indietro rispetto a concorrenti come Shein, Old Navy e H&M in termini di quota di mercato negli Stati Uniti. Neil Saunders, direttore generale della società di ricerca GlobalData, osserva che inizialmente Uniqlo ha avuto difficoltà a stabilire un legame con i clienti americani in quanto i prodotti venivano percepiti come troppo basilari. Tuttavia, di recente Uniqlo ha aggiunto articoli di moda che incoraggiano i clienti a visitare i negozi più frequentemente. Inoltre, Uniqlo beneficia della tendenza verso l'abbigliamento casual e da consumatori attenti al prezzo che cercano valore in tempi segnati dall'inflazione.
