Adidas, il produttore tedesco di articoli sportivi, ha registrato un guadagno a sorpresa nel primo trimestre e ha confermato le sue cifre preliminari, sostenuto da una forte dinamica del marchio. Per i tre mesi fino alla fine di marzo, l'azienda ha riportato un utile netto di 170 milioni di euro, rispetto a una perdita di 39 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Questi numeri hanno superato le aspettative degli analisti, che avevano previsto un guadagno di 163,66 milioni di euro.

Particolarmente degno di nota è il miglioramento del margine lordo, che è aumentato di 6,4 punti percentuali raggiungendo il 51,2%. Questo riflette scorte più sane, minori scontistiche, ridotti costi di approvvigionamento e un mix commerciale più vantaggioso.

Nonostante la crescita in Europa, nei paesi emergenti e nella Grande Cina, ciò è stato in parte compensato da un calo in Nord America, dove è stato adottato un approccio di vendita più cauto a causa di ancora elevati livelli di inventario. In Europa, le vendite corrette per gli effetti valutari sono aumentate del 14%, nei paesi emergenti e nella Grande Cina del 17% e dell'8%, rispettivamente. Le vendite in Nord America sono diminuite del 4%.

Le scorte dell'azienda sono diminuite del 22% a 4,43 miliardi di euro, riflettendo gli sforzi dell'azienda di ridurre significativamente le scorte.

Bjorn Gulden, CEO di Adidas, ha dichiarato che la crescita è attualmente guidata principalmente dal business lifestyle, in particolare dalle calzature Originals. "Vediamo anche buoni risultati nel segmento a prezzo più elevato dei nostri prodotti per il running, il calcio e il basket", ha aggiunto Gulden. Ha sottolineato la costante e crescente domanda di franchise di calzature come Samba, Gazelle, Spezial e Campus, con nuovi franchise come SL72 in crescente richiesta.

Per l'anno 2024, Adidas ha confermato le sue previsioni, già aumentate il 16 aprile in seguito a un inizio d'anno di successo. L'azienda prevede che le rimanenti scorte di Yeezy verranno vendute nel corso dell'anno a costi medi, prevedendo ricavi di circa 200 milioni di euro, ma nessun ulteriore contributo ai profitti.