La FDP prevede secondo i rapporti dei media di imporre sanzioni più severe per il reddito di cittadinanza durante il suo imminente congresso del partito. Questa mossa sta intensificando le tensioni all'interno della coalizione con SPD e Verdi. Un documento di posizione presentato dalla FDP propone di aumentare le sanzioni in caso di rifiuto di lavoro ritenuto ragionevole senza un motivo valido, passando dal massimo attuale del 30% a una riduzione immediata del 30%. Attualmente sono possibili riduzioni graduali nei job center, a partire dal 10% per la prima violazione dell'obbligo.

Il Reddito di Cittadinanza, introdotto a gennaio 2023 in sostituzione del sistema Hartz-IV con l'obiettivo di ridurre le possibili sanzioni e incentrare l'attenzione sulla cooperazione, è stato recentemente inasprito dal Gabinetto Federale, consentendo ora la sospensione totale del beneficio per un massimo di due mesi, ma solo in caso di ripetuto rifiuto dell'accettazione di lavoro. Nonostante queste modifiche, il numero di beneficiari effettivamente colpiti dalle sanzioni rimane basso.

L'FDP sostiene che lo spazio costituzionale esistente dovrebbe essere utilizzato per imporre sanzioni ancora più severe, incluse l'eliminazione completa delle prestazioni, decisione che sarà sottoposta a votazione in occasione del congresso del partito. Queste richieste sono in contrasto con gli obiettivi originali della riforma del reddito di cittadinanza, che mirava a spostare il focus dalla punizione al supporto. Il dibattito sulla questione delle sanzioni nel reddito di cittadinanza resta un punto centrale nella discussione politica, soprattutto in vista delle continue critiche da parte dell'Unione verso la regolamentazione attuale.