La startup di cloud computing CoreWeave, supportata da Nvidia, ha quasi triplicato la sua valutazione in un nuovo round di finanziamento, raggiungendo ora un valore di 19 miliardi di dollari. L'azienda del New Jersey, che ha soltanto sette anni, è riuscita a raccogliere 1,1 miliardi di dollari in questo round, guidato da Coatue. Il round segue uno di circa cinque mesi fa, in cui CoreWeave era stata valutata 7 miliardi di dollari.
CoreWeave si specializza in intelligenza artificiale e affitta chip in data center statunitensi che i clienti utilizzano per creare e implementare sistemi di IA. Questo differenzia l'azienda dai grandi colossi tecnologici come Microsoft e Amazon, che offrono una gamma più ampia di servizi cloud.
Michael Intrator, CEO di CoreWeave, ha sottolineato che l'azienda sta orientando la sua infrastruttura verso applicazioni specializzate: "Non siamo qui per archiviare le foto di tua madre e non supportiamo nemmeno i siti web delle persone."
Tra gli investitori dell'ultimo round di finanziamento figurano Magnetar Capital, Altimeter Capital, Lykos Global Management e Fidelity. Il capitale raccolto sarà utilizzato principalmente per espandere l'infrastruttura dei centri dati, con piani di estendere la presenza oltre gli Stati Uniti verso l'Europa e successivamente anche in altre regioni.
La direzione aziendale prevede ulteriori finanziamenti tramite debito, dopo aver già raccolto 2,3 miliardi di dollari a agosto tramite un'obbligazione garantita da chip Nvidia. Anche questi fondi dovrebbero contribuire all'espansione dell'azienda.
CoreWeave ha aumentato il numero dei suoi data center da tre a 14 in un anno e quadruplicato il numero dei dipendenti a oltre 550. Questa espansione geografica diventa sempre più importante per le aziende di cloud computing man mano che la domanda di IA passa a una fase in cui diventano più importanti le rapide risposte dei data center vicini all'utente finale.
Nonostante le crescenti preoccupazioni relative alle alte valutazioni delle startup di IA che non hanno ancora sviluppato modelli di business sostenibili, Brannin McBee, cofondatore di CoreWeave, non vede un calo nella domanda di potenza computazionale per l'IA: "Non ci sono segnali che la domanda abbia raggiunto il suo picco. Se c'è, sta aumentando in modo sostanziale."
