Il gruppo turistico TUI registra sviluppi positivi nonostante il debole secondo trimestre finanziario fino a fine marzo, sostenuto soprattutto da un forte settore alberghiero e da prezzi in aumento. Con un calo del 22 percento del perdita operativa stagionale usuale prima degli effetti speciali a quasi 189 milioni di euro, l'azienda è su una buona rotta. TUI è stata in grado di aumentare il fatturato su base annuale di un impressionante 16 percento a un valore record di 3,65 miliardi di euro e ridurre la perdita attribuibile agli azionisti del 19 percento a 294 milioni di euro.
In particolare, il settore alberghiero, che include marchi come Riu, TUI Blue e Robinson, ha ottenuto un risultato record nelle operazioni giornaliere. Anche il settore delle crociere ha registrato valori record. Per l'importante stagione estiva dei viaggi sono evidenti anche trend positivi: il numero degli ospiti è già superiore del cinque percento rispetto all'anno precedente, mentre la spesa media dei clienti è aumentata del quattro percento.
Il CEO Sebastian Ebel è ottimista e vede l'azienda sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi annuali - un aumento delle vendite di almeno il dieci per cento e un incremento del profitto operativo rettificato di almeno un quarto.
Nonostante queste notizie positive, la borsa ha reagito in modo cauto: il titolo TUI ha registrato temporaneamente in XETRA una diminuzione dell'1,74% a 7,12 euro.