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13/05/2024, 16:00

Munich Re avverte: previsti più uragani

Il sud-est degli Stati Uniti e i Caraibi si aspettano quest'estate una stagione degli uragani insolitamente intensa.

Il sud-est degli Stati Uniti e i Caraibi potrebbero affrontare quest'estate una stagione degli uragani insolitamente intensa, avverte Anja Rädler, esperta di tempeste e clima presso la compagnia di riassicurazioni di Monaco. "Nell'Atlantico Nord ci aspettiamo un'attività tempestosa significativamente superiore alla media", spiega Rädler, basandosi sull'analisi delle attuali temperature dell'acqua molto alte nell'Atlantico orientale e su una fase imminente di La Niña nel Pacifico occidentale che favorisce la formazione di cicloni tropicali.

Le previsioni sono particolarmente allarmanti: Si prevede fino a 27 tempeste denominate, di cui fino a 14 potrebbero trasformarsi in uragani a pieno titolo. Questi potrebbero raggiungere velocità del vento di forza dodici o superiore. Per confronto, la media storica si attesta intorno ai 15 eventi tempestosi.

Il rischio aumentato non riguarda solo gli uragani, ma anche i tornado e la grandine, in particolare in Nord America. Un esempio significativo dei potenziali costi di tali tempeste è l'uragano "Ian", che nel 2022 ha causato danni per circa 100 miliardi di dollari, di cui 60 miliardi erano assicurati.

La Münchener Rück, che documenta le catastrofi naturali attraverso il suo dipartimento geoscientifico, sottolinea che le tempeste in Nord America spesso causano danni assicurati superiori rispetto a molti paesi asiatici, il che è attribuibile a una maggiore densità assicurativa nei paesi industrializzati occidentali.

Rädler aggiunge che i cicloni tropicali richiedono per la loro formazione una temperatura dell'acqua marina di almeno 26-27 gradi Celsius, una condizione che nell'Atlantico settentrionale è regolarmente soddisfatta da un anno e mezzo. Lei osserva che "le temperature dell'acqua sono a livelli record e i modelli meteorologici sono quasi unanimi nel prevedere che quest'estate entreremo in una fase di La Niña, che potrebbe iniziare a luglio."

Queste previsioni rappresentano informazioni importanti per il settore assicurativo e per le regioni interessate, poiché influenzano non solo la pianificazione e la prevenzione ma anche la stima degli impatti finanziari di tali eventi. Sebbene un'alta attività di tempeste rappresenti un chiaro rischio, Rädler sottolinea che non ogni tempesta causa necessariamente danni catastrofici, specialmente se non colpisce la terraferma. In questo senso, il Pacifico quest'estate potrebbe essere più tranquillo, con meno tifoni del solito.

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