Barclays, la banca britannica quotata al FTSE 100, registra una diminuzione dell'utile pre-tasse per il primo trimestre, ma migliore delle attese. Nei tre mesi fino al 31 marzo, la banca ha riportato un utile pre-tasse di 2,28 miliardi di sterline (2,84 miliardi di dollari), in calo rispetto ai 2,60 miliardi di sterline dell'anno precedente. Gli analisti avevano previsto un utile pre-tasse di 2,195 miliardi di sterline secondo un consenso compilato dalla banca.

Il reddito totale della banca è calato a 6,95 miliardi di sterline dai 7,24 miliardi di sterline dell'anno precedente, ma è stato comunque leggermente superiore alla stima di consenso di 6,89 miliardi di sterline. Questo calo del 4% è stato causato principalmente da minori entrate derivanti da strumenti a reddito fisso, valute e materie prime nel settore dell'investment banking, da entrate più basse legate all'inflazione e da sviluppi sfavorevoli nei prodotti relativi ai depositi e ai mutui britannici di Barclays. Queste perdite sono state però parzialmente compensate da maggiori entrate derivanti da coperture strutturali, una forte performance nel trading di azioni e una crescita dei depositi nella banca al consumo statunitense.

Il reddito netto da interessi di Barclays UK – la differenza tra i ricavi da prestiti e gli interessi pagati sui depositi ai clienti – è stato di 1,55 miliardi di sterline con un margine di interesse netto del 3,09%.

Per l'intero anno 2024, Barclays conferma la sua previsione di fatturato di 10,7 miliardi di sterline, inclusi 6,1 miliardi di sterline di introiti netti da interessi provenienti dall'attività nel Regno Unito. La banca continua a prevedere un rendimento sul capitale proprio superiore al 10% e riporta per il primo trimestre un rendimento del 12,3%, al di sopra delle stime dell'11,7%.