La NATO conferma l'adesione dell'Ucraina: un percorso irrevocabile con conseguenze incerte

Il percorso dell'Ucraina verso l'adesione all'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (NATO) – un tempo un obiettivo lontano prima della grande invasione russa – è ora "irreversibile", secondo quanto dichiarato questa settimana dai membri dell'alleanza da Washington. Tuttavia, mentre i leader della NATO rilasciavano questa audace dichiarazione in un comunicato, molti funzionari e analisti ucraini hanno affermato che le promesse senza azioni concrete sono insufficienti e che il vertice ha contribuito poco a cambiare radicalmente l'andamento della guerra. Sebbene la dichiarazione pubblica di solidarietà sia stata accolta favorevolmente, essa contribuirà poco a gestire le profonde incertezze a cui devono far fronte sia l'Ucraina che l'alleanza occidentale. "Ci saranno molte opinioni, valutazioni e commenti sul vertice della NATO a Washington", ha scritto Valeriy Chaly, ex ambasciatore ucraino negli Stati Uniti e capo del Centro Media Crisi Ucraina, in una dichiarazione. "In breve: il vertice avrebbe potuto essere veramente storico, ma non lo sarà." Mentre i funzionari ucraini esprimevano profonda gratitudine per i rinnovati impegni di supporto militare e speravano che alcuni degli accordi di sicurezza annunciati al vertice potessero plasmare futuri negoziati di pace, molti hanno affermato che l’assenza di un invito formale per l'Ucraina ad aderire alla NATO era sintomatica di una più profonda indecisione dell'Occidente riguardo alla sua risposta all'invasione da parte del presidente Vladimir W. Putin. A questo si aggiunge l'incertezza riguardo alla prossima elezione presidenziale negli Stati Uniti. "Tutti aspettano novembre", inclusi il signor Putin, ha detto mercoledì il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un discorso al Ronald Reagan Institute di Washington.