Technology
Amazon dona un milione di dollari per l'inaugurazione di Trump
Amazon rafforza le sue relazioni con la nuova amministrazione Trump tramite donazioni e incontri strategici, nonostante le tensioni passate.
Amazon ha confermato di donare un milione di dollari al fondo per l'insediamento di Donald Trump. Questo passo segue misure simili di altre aziende Big Tech come Meta, che ha anch'essa contribuito con un milione di dollari. Amazon prevede inoltre di trasmettere l'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti sulla sua piattaforma Prime Video.
La donazione segna un chiaro impegno del settore tecnologico per migliorare i rapporti con la nuova amministrazione Trump. Durante il suo primo mandato, Trump è stato un critico accanito delle grandi aziende tecnologiche, accusandole tra l'altro di censurare le voci conservatrici e sfruttare le scappatoie fiscali. Tuttavia, dopo la sua vittoria elettorale a novembre, i principali CEO tecnologici si sono mostrati impegnati a raggiungerlo.
Jeff Bezos, fondatore ed Executive Chair di Amazon, prevede secondo il Wall Street Journal di visitare Trump la prossima settimana nel suo resort di Mar-a-Lago. Anche altri dirigenti Big Tech, tra cui il CEO di Google Sundar Pichai e il CEO di Apple Tim Cook, hanno fatto le congratulazioni a Trump dopo l'elezione. Pichai dovrebbe anch'egli recarsi a Mar-a-Lago per un incontro. Il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha già incontrato Trump per una cena dopo la sua vittoria elettorale.
Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter) e uno dei più stretti alleati di Trump, ha a sua volta investito generosamente nella campagna elettorale di Trump e ha assunto un ruolo guida nella pianificata riforma della burocrazia governativa statunitense.
Durante il primo mandato di Trump, Amazon finì più volte nel suo mirino. Trump accusò l'azienda di mettere in difficoltà le piccole imprese e di sfruttare la USPS come un "ragazzo delle consegne". Sotto l'amministrazione di Joe Biden, le tensioni si intensificarono quando la FTC, guidata da Lina Khan, presentò una causa contro Amazon per presunte pratiche monopolistiche e avviò ulteriori indagini sulle partnership cloud di Amazon nel campo dell'intelligenza artificiale generativa.
Gli sviluppi più recenti mostrano però una nuova dinamica. Bezos ha elogiato Trump dopo un tentativo di attentato in estate per la sua "coraggiosa posizione sotto tiro" e ha vietato al Washington Post, di cui è proprietario, di sostenere ufficialmente la concorrente democratica di Trump, Kamala Harris.
Amazon e altre grandi aziende tecnologiche sembrano puntare a ridurre le tensioni e a beneficiare di una politica benevola dell'amministrazione Trump. Soprattutto considerando i dazi pianificati da Trump, che potrebbero influenzare le catene di fornitura di Apple e altre aziende tecnologiche, c'è molto in gioco per il settore.