Liquidità da record in Turchia: la banca centrale in tournée di acquisto di dollari

La scorsa settimana, la liquidità in eccesso nel sistema finanziario turco ha raggiunto un massimo storico di un trilione di lire (pari a 28,2 miliardi di dollari). Questo sviluppo è strettamente legato alla politica accelerata di acquisto di dollari della banca centrale turca. La Turchia sta lavorando intensamente per aumentare le sue riserve in valuta estera, al fine di proteggere la lira da un apprezzamento. Questo potrebbe essere minacciato dall'aumento precedente dei tassi di interesse, dall'afflusso di investimenti esteri e dall'incoraggiamento alla dedollarizzazione della popolazione locale. La banca centrale ha iniettato miliardi di lire nel sistema, il che potrebbe tuttavia minare gli sforzi per mantenere condizioni finanziarie restrittive. Haluk Burumcekci, economista presso Burumcekci Research and Consulting, stima che le autorità abbiano acquisito almeno 7 miliardi di dollari la scorsa settimana. Questa espansione della liquidità comporta rischi di aumento della pressione inflazionistica e tassi di deposito più bassi. Ciò potrebbe spingere i risparmiatori a cercare investimenti alternativi come il dollaro. Per contrastare la liquidità in eccesso di lire, la banca centrale agisce da settembre come prestatore netto di lire sul mercato e ha aumentato i requisiti di riserva per gli istituti di credito. Inoltre, vengono regolarmente organizzate aste di depositi in lire. Il controllo delle condizioni di liquidità è monitorato con precisione. Secondo Selva Bahar Baziki di Bloomberg Economics, la banca centrale attualmente persegue politiche che hanno un impatto minimo sulla liquidità, permettendo così una lunga fase di surplus di lire dalla metà di settembre, il che ha allentato le condizioni quadro finanziarie. Nonostante una riduzione dei tassi a dicembre, la banca centrale rimane prudente ed evita aspettative speculative su significative riduzioni consecutive dei tassi. La prossima decisione sui tassi è prevista per il 23 gennaio.