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Giappone Tasso di proprietà della casa

Quotazione

61,7 %
Variazione +/-
+0,6 %
Variazione %
+0,98 %

L'attuale valore del Tasso di proprietà della casa in Giappone è 61,7 %. Il Tasso di proprietà della casa in Giappone è aumentato a 61,7 % il 01/01/2013, dopo essere stato 61,1 % il 01/01/2008. Dal 01/01/1988 al 01/01/2018, il PIL medio in Giappone è stato di 60,94 %. Il massimo storico è stato raggiunto il 01/01/2013 con 61,70 %, mentre il valore più basso è stato registrato il 01/01/1993 con 59,80 %.

Fonte: Statistics Bureau of Japan

Tasso di proprietà della casa

  • 3 anni

  • 5 anni

  • 10 anni

  • 25 anni

  • Max

Quota di proprietà abitativa

Tasso di proprietà della casa Storia

DataValore
01/01/201361,7 %
01/01/200861,1 %
01/01/200361,2 %
01/01/199860,3 %
01/01/199359,8 %
01/01/198861,3 %
1

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NomeAttualePrecedenteFrequenza
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Indice immobiliare
124,14 points123,45 pointsMensile
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Inizi delle costruzioni
69.669 Units68.548 UnitsMensile
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Inizi di costruzione su base annua
-1,8 %-2,9 %Mensile
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Ordini di costruzione
-19,7 %2,1 %Mensile
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Prezzi delle abitazioni residenziali
2,76 %2,03 %Trimestre
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Rapporto prezzo-affitto
131,617 130,538 Trimestre

Il sondaggio sulle statistiche delle case e dei terreni viene condotto ogni 5 anni e seleziona dalle aree di indagine le case e le famiglie che vi abitano.

Cos'è Tasso di proprietà della casa

Il "Tasso di Proprietà Immobiliare" o "Home Ownership Rate" è una misura fondamentale nell'analisi macroeconomica e rappresenta la percentuale delle abitazioni occupate dai proprietari rispetto al totale delle abitazioni esistenti in un determinato territorio. Questo indicatore fornisce una visione critica della salute economica di una nazione, poiché riflette sia la capacità di acquisto della popolazione sia le dinamiche di finanziamento e accesso al credito. L'analisi del Tasso di Proprietà Immobiliare assume una rilevanza particolare nel contesto delle politiche economiche e sociali, poiché un alto tasso di proprietà generalmente indica una popolazione economicamente stabile e con un buon accesso ai finanziamenti ipotecari. Al contempo, un basso tasso potrebbe segnalare difficoltà economiche, mancanza di fiducia nel mercato immobiliare, o restrizioni nel credito. In Italia, il Tasso di Proprietà Immobiliare ha un peso storico e culturale, poiché la casa di proprietà rappresenta da sempre una delle principali aspirazioni e sicurezze per le famiglie italiane. L'andamento del Tasso di Proprietà Immobiliare è influenzato da diverse variabili macroeconomiche, tra cui il tasso di interesse, il reddito medio delle famiglie, la disponibilità di credito e le politiche fiscali. Ad esempio, tassi di interesse elevati possono rendere l'accesso ai mutui ipotecari più costoso, diminuendo il numero di famiglie in grado di acquistare una casa. D'altra parte, politiche fiscali favorevoli che incentivano l'acquisto di abitazioni, come detrazioni fiscali sui mutui, possono aumentare il tasso di proprietà. Un'analisi più approfondita del Tasso di Proprietà Immobiliare richiede anche un esame delle disparità regionali e socioeconomiche. In Italia, come in molte altre nazioni, esistono significative differenze tra le regioni del Nord e quelle del Sud in termini di ricchezza e accesso al mercato immobiliare. Le regioni settentrionali tendono ad avere tassi di proprietà più elevati, trainati da un'economia più sviluppata e da maggiore accesso al credito. Al contrario, le regioni meridionali spesso registrano tassi di proprietà più bassi, riflettendo redditi più bassi e un minor accesso ai mutui immobiliari. Dal punto di vista storico, il Tasso di Proprietà Immobiliare in Italia ha subito vari cambiamenti a seguito delle condizioni economiche. Durante gli anni del boom economico del secondo dopoguerra, l'Italia ha visto un aumento significativo del tasso di proprietà, sostenuto da una forte crescita economica e da politiche pubbliche favorevoli all'acquisto di case. Tuttavia, le crisi economiche successive, come quella del 2008, hanno avuto un impatto negativo sul mercato immobiliare, riducendo la capacità delle famiglie di accedere alla proprietà. Da un punto di vista internazionale, confrontare il Tasso di Proprietà Immobiliare tra diverse nazioni può fornire ulteriori spunti di riflessione. Ad esempio, i paesi nordici come la Svezia e la Norvegia tendono ad avere tassi di proprietà più bassi rispetto all'Italia, ma offrono un sistema di welfare robusto che compensa in parte questa differenza. Al contrario, negli Stati Uniti, il tasso di proprietà è generalmente elevato, ma il mercato immobiliare è caratterizzato da un'elevata volatilità e da cicli di boom e bust. La comprensione del Tasso di Proprietà Immobiliare è cruciale anche per gli investitori e gli operatori del mercato immobiliare. Un alto tasso di proprietà può indicare un mercato maturo e stabile, mentre un basso tasso potrebbe suggerire opportunità di crescita, specialmente in settori come quello degli affitti. Inoltre, per le banche e le istituzioni finanziarie, monitorare questo indicatore è essenziale per valutare i rischi associati ai mutui e agli investimenti immobiliari. In conclusione, il Tasso di Proprietà Immobiliare è un indicatore macroeconomico di grande importanza per comprendere la salute economica di un paese e le dinamiche sociali al suo interno. Per una piattaforma professionale di dati macroeconomici come Eulerpool, fornire un'analisi dettagliata e aggiornata di questo indicatore non è solo utile, ma indispensabile per permettere agli utenti di prendere decisioni informate. Attraverso un monitoraggio costante, un'analisi delle variabili connesse e un confronto internazionale, possiamo offrire una panoramica completa e accurata del mercato immobiliare, contribuendo così a una comprensione approfondita delle tendenze economiche e sociali.