Porsche punta sulla competenza software della Silicon Valley e annuncia una partnership strategica con l'azienda statunitense Applied Intuition, sviluppatore di software per veicoli. Con questa collaborazione, la sussidiaria Volkswagen mira a espandere le proprie capacità nello sviluppo software per aumentare la proporzione di software in-house e ridurre la dipendenza da fornitori con soluzioni Black Box. Questa partnership offre a Porsche l'accesso a know-how essenziale nello sviluppo, nell'implementazione e nell'aggiornabilità del software per veicoli, un settore che sta guadagnando importanza crescente nelle ultime generazioni di autoveicoli.

Per i produttori di automobili, l'integrazione e l'aggiornamento regolare del software di vari fornitori rappresenta una sfida. Qasar Younis, cofondatore e CEO di Applied Intuition, sottolinea le differenze tra lo sviluppo di software e intelligenza artificiale e lo sviluppo tradizionale di veicoli basato sull'hardware. "L'integrazione e l'aggiornamento di diversi componenti software e di intelligenza artificiale può essere molto impegnativo. Qui offriamo il nostro know-how come azienda di software "AI-First" per fornire il supporto necessario", spiega Younis.

La partnership strategica tra Porsche e Applied Intuition segna un passo importante per Porsche verso una maggiore indipendenza nello sviluppo software. La collaborazione evidenzia la determinazione del costruttore di auto sportive a rimanere leader in un mercato dove il software gioca un ruolo chiave in crescita. Nel trading XETRA, l'eco positivo di questa notizia si è riflettuto con l'azione Porsche che ha chiuso in rialzo dello 0,75% a 93,58 euro.