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Bund, Länder und Gemeinden vor massiven Einnahmeverlusten bis 2028" can be translated to Italian as: "Bund, Länder e comuni di fronte a massicce perdite di entrate fino al 2028
Le autorità fiscali tedesche ridurranno drasticamente le entrate fiscali entro il 2028, il che intensifica ulteriormente la disputa sul bilancio federale e sottolinea la necessità di crescita economica.
Le autorità fiscali tedesche prevedono fino al 2028 entrate fiscali complessive inferiori di 58,1 miliardi di euro, di cui solo 12,7 miliardi di euro nel prossimo anno. Questa drastica revisione delle stime fiscali da parte del gruppo di lavoro sulla stima delle imposte evidenzia la persistente debolezza economica e potrebbe aggravare ulteriormente il dibattito sul bilancio federale.
Per il 2025, il gruppo di lavoro prevede entrate complessive di 982,4 miliardi di euro da parte dello Stato, delle regioni e dei comuni, con una diminuzione di 12,7 miliardi di euro rispetto alle previsioni originali di maggio. Già per l'anno in corso, la stima prevede un calo del fatturato di 8,7 miliardi di euro. Complessivamente, le previsioni di reddito sono state riviste al ribasso per un totale di 58,1 miliardi di euro fino al 2028.
Der deutsche Finanzminister Christian Lindner betonte bei der Vorstellung der Finanzprognose in Washington: „Die wichtigste Botschaft vorab. Es gibt keine Spielräume für Verteilungspolitik.“ Er erklärte, dass angesichts der geringeren Einnahmen nicht alle staatlichen Leistungen weiterhin gewährleistet werden können. „Wir brauchen wirtschaftliches Wachstum“, fügte Lindner hinzu, um die Dringlichkeit einer wirtschaftlichen Erholung zu unterstreichen.
Nichtostante le prospettive cupe, il governo semaforo prevede di spendere circa 490 miliardi di euro il prossimo anno, di cui oltre un decimo tramite prestiti. Questa misura consente il rispetto del freno all'indebitamento, ma l'opposizione, la Corte dei conti, la Bundesbank e numerosi economisti criticano i numeri come irrealistici e discutibili.
Le entrate fiscali inferiori sono principalmente attribuite a un rallentamento dello sviluppo economico, che influisce negativamente sull'occupazione e sul comportamento dei consumatori. Governo federale, regioni e comuni devono ora affrontare la sfida di mantenere stabili i loro bilanci nonostante le entrate ridotte e allo stesso tempo effettuare gli investimenti necessari.