Le aziende statunitensi sono ottimiste e intensificano il riacquisto delle proprie azioni, uno sviluppo evidente durante la stagione delle relazioni del primo trimestre. Entro lunedì, le aziende dell'S&P 500 che hanno pubblicato i loro risultati per il primo trimestre hanno segnalato buy-back di azioni per un valore di 181,2 miliardi di dollari, un incremento del 16% rispetto all'anno precedente, secondo i dati di Birinyi Associates. Grandi aziende tecnologiche come Meta Platforms e Apple guidano questa tendenza: Meta ha riacquistato azioni per un valore di 14,5 miliardi di dollari nel primo trimestre, mentre Apple ha annunciato un piano di riacquisto di azioni per un valore di 110 miliardi di dollari.

Gli investitori vedono nei riacquisti aumentati un segno della crescente fiducia delle direzioni aziendali, nonostante le preoccupazioni persistenti per un possibile rallentamento economico o per alti tassi d'interesse costanti. "L'America delle imprese ritiene che le sue basi siano solide. Non sono preoccupati per gli interessi o per i loro bilanci", afferma Jeffrey Yale Rubin, presidente di Birinyi Associates.

Nel 2022, le aziende hanno riacquistato azioni in quantità record poco prima dell'entrata in vigore di una nuova tassa sui riacquisti. Nonostante gli interessi siano ai livelli più alti degli ultimi due decenni, il premio aggiuntivo richiesto dagli investitori per prestare denaro alle grandi imprese rimane vicino ai minimi storici di diversi decenni.

Goldman Sachs prevede che i riacquisti totali delle aziende dell'S&P 500 raggiungeranno quest'anno 925 miliardi di dollari e saliranno a 1,075 miliardi di dollari nel 2025, con tassi di crescita annui rispettivamente del 13% e del 16%.

Grandi riacquisti possono rendere le azioni più attraenti, ma alcuni investitori avvertono che non dovrebbero essere l'unico motivo di acquisto. I riacquisti possono anche segnalare un rallentamento degli affari, poiché le aziende in rapida crescita spesso reinvestono la loro liquidità per espandere l'attività.

I riacquisti dovrebbero essere un elemento di una strategia sovraordinata per aumentare il rendimento degli azionisti", afferma Tim Thomas, Direttore della Ricerca e Gestore di Patrimoni presso Badgley Phelps. Importanti riacquisti non sosterranno le azioni di aziende che non incrementano i loro fatturati o non investono in modo sensato in altri modi.

Le decisioni delle grandi aziende tecnologiche in materia di investimenti e riacquisti sono complessivamente rassicuranti, sostiene Sarah Kanwal, Managing Director of Equities presso Crestwood Advisors. "Non stanno riducendo i loro investimenti."