I prezzi al consumo negli Stati Uniti aumentano moderatamente - Riduzioni dei tassi di interesse di nuovo in discussione

  • Die Fed bleibt trotz moderatem Anstieg des Kern-CPI vorsichtig bei Zinsanpassungen.
  • I prezzi al consumo negli Stati Uniti aumentano più lentamente del previsto, favorendo le speculazioni su tagli dei tassi da parte della Fed.

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I prezzi al consumo negli Stati Uniti hanno registrato a dicembre un incremento minore del previsto, considerato un passo incoraggiante che ha interrotto la brusca caduta dei mercati obbligazionari. Ciò ha portato a nuove speculazioni su un possibile più rapido taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. L'indice dei prezzi al consumo core, che esclude i costi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,2%, dopo essere aumentato dello 0,3% per quattro mesi consecutivi, ha riferito mercoledì il Bureau of Labor Statistics. È stato il primo calo del tasso in sei mesi, favorito da pernottamenti alberghieri più convenienti, minori aumenti dei costi sanitari e moderati aumenti degli affitti. Tuttavia, per la Fed questo calo non è ancora sufficientemente convincente per avviare immediatamente riduzioni dei tassi. Gli aumenti dei prezzi di lunga durata avevano portato a vendite sui mercati obbligazionari a livello mondiale e nutrito preoccupazioni sul fatto che la Fed avesse allentato la sua politica troppo rapidamente nell'anno precedente. Con il recente rapporto positivo sul mercato del lavoro, molti operatori di mercato si aspettano comunque che la Fed mantenga stabili i tassi nella sua riunione di fine mese. Tuttavia, alcuni economisti considerano possibile un taglio dei tassi a marzo sulla base del rapporto. Dopo l'annuncio dei dati di dicembre, i rendimenti dei titoli di Stato sono diminuiti, lo S&P 500 ha aperto al rialzo e il dollaro ha perso valore. I fattori trainanti dei prezzi, oltre ai generi alimentari, includevano i prezzi dei voli e dei veicoli nuovi e usati. I prezzi dei servizi al netto dei costi abitativi ed energetici sono aumentati dello 0,2%, il minor aumento dal mese di luglio. Responsabili principali di questo sviluppo sono gli affitti, che rappresentano la categoria più grande all'interno dei servizi. Gli analisti di Bloomberg Economics considerano il moderato aumento del CPI core un segnale di disinflazione progressiva. In combinazione con gli indici dei prezzi alla produzione, alcuni si aspettano che anche l'indice preferito di inflazione della Fed, il Personal Consumption Expenditures Price Index (PCE), risulti con un valore accettabile per la Fed. Insieme agli ultimi dati sui salari, che mostrano una crescita reale annua dell'1%, questo servirà ai rappresentanti della Fed come uno degli ultimi grandi segnali economici prima che si riuniscano alla loro riunione di fine gennaio. Nonostante i toni cautamente ottimistici delle recenti dichiarazioni, mantengono un approccio prudente riguardo agli adeguamenti dei tassi.
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