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🇨🇾

Cipro Riserve Valutarie

Quotazione

1,638 miliardi EUR
Variazione +/-
+6,9 Mio. EUR
Variazione %
+0,42 %

Il valore attuale delle Riserve Valutarie in Cipro è 1,638 miliardi EUR. Le Riserve Valutarie in Cipro sono aumentate a 1,638 miliardi EUR il 01/02/2024, dopo essere state 1,631 miliardi EUR il 01/01/2024. Dal 01/01/1980 al 01/03/2024, il PIL medio in Cipro è stato 1,27 miliardi EUR. Il massimo storico è stato raggiunto il 01/12/2006 con 4,45 miliardi EUR, mentre il valore più basso è stato registrato il 01/06/1980 con 174,70 Mio. EUR.

Fonte: Central Bank of Cyprus

Riserve Valutarie

  • 3 anni

  • 5 anni

  • 10 anni

  • 25 anni

  • Max

Riserve valutarie

Riserve Valutarie Storia

DataValore
01/02/20241,638 miliardi EUR
01/01/20241,631 miliardi EUR
01/12/20231,622 miliardi EUR
01/11/20231,628 miliardi EUR
01/10/20231,646 miliardi EUR
01/09/20231,598 miliardi EUR
01/08/20231,602 miliardi EUR
01/07/20231,587 miliardi EUR
01/06/20231,584 miliardi EUR
01/05/20231,688 miliardi EUR
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49,035 miliardi EUR48,836 miliardi EURMensile
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Offerta Monetaria M1
33,165 miliardi EUR33,249 miliardi EURMensile

A Cipro, le riserve in valuta estera sono gli asset esteri detenuti o controllati dalla banca centrale del paese. Le riserve sono composte da oro o una specifica valuta. Possono anche includere diritti speciali di prelievo e titoli negoziabili denominati in valute estere come buoni del tesoro, obbligazioni governative, obbligazioni societarie e azioni e prestiti in valuta estera.

Cos'è Riserve Valutarie

Le Riserve Valutarie, conosciute anche come riserve di valuta estera, rappresentano un aspetto cruciale della macroeconomia globale. Queste riserve sono composte da vari asset finanziari detenuti dalle banche centrali e da altre autorità monetarie nazionali. Gli asset tipicamente inclusi nelle riserve valutarie sono valute estere, titoli di stato stranieri, depositi bancari internazionali e, in alcuni casi, oro e altri metalli preziosi. La gestione e l'accumulo delle riserve valutarie sono elementi essenziali per stabilizzare l'economia di un paese, gestire le fluttuazioni dei tassi di cambio e garantire la fiducia degli investitori internazionali. La funzione primaria delle riserve valutarie è di garantire la stabilità finanziaria del paese. Le riserve permettono alle banche centrali di intervenire nei mercati dei cambi per stabilizzare la valuta nazionale contro le fluttuazioni eccessive. Ad esempio, se la valuta nazionale si svaluta rapidamente, la banca centrale può vendere parte delle sue riserve di valuta estera per acquistare la propria valuta, incrementando così la domanda e stabilizzandone il valore. Questo meccanismo di intervento direzionale contribuisce a prevenire crisi valutarie e a mantenere la fiducia degli investitori globali. Un altro ruolo fondamentale delle riserve valutarie è quello di fungere da cuscinetto contro shock economici esterni. Esempi di tali shock includono un'improvvisa fuga di capitali, crisi bancarie internazionali o drastici cambiamenti nei prezzi delle materie prime importate. In tali contesti, le riserve valutarie possono essere utilizzate per coprire deficit temporanei della bilancia dei pagamenti, fornendo così alla nazione il tempo necessario per adottare misure correttive senza dover affrontare immediati e gravi squilibri economici. Le riserve valutarie influiscono anche sulla credibilità creditizia del paese. Agenzie di rating e investitori internazionali considerano il livello delle riserve valutarie come un indicatore della capacità di un paese di onorare i suoi debiti esterni. Elevate riserve valutarie possono contribuire a migliorare il rating del credito di un paese, permettendo tassi di interesse più bassi sui prestiti esteri e facilitando l'accesso ai mercati finanziari internazionali. Di conseguenza, i paesi con robuste riserve valutarie trovano generalmente più facile attrarre investimenti stranieri diretti e indiretti. Il livello ottimale di riserve valutarie è oggetto di dibattito tra economisti e policymaker. Alcuni sostengono che sia necessario mantenere un ampio cuscinetto di riserve per far fronte efficacemente a un'ampia gamma di potenziali crisi. Altri, invece, sostengono che mantenere riserve eccessivamente elevate può rappresentare un costo-opportunità significativo, in quanto i fondi impegnati in riserve valutarie potrebbero essere spesi altrove, ad esempio, in infrastrutture o sviluppo economico. Tradizionalmente, un livello accettato di riserve valutarie è quello che copre almeno tre mesi di importazioni, anche se questa soglia può variare in funzione delle specifiche circostanze economiche di ogni nazione. Le dinamiche globali influenzano significativamente la composizione e la gestione delle riserve valutarie. In un contesto di globalizzazione avanzata e interconnessione finanziaria, la diversificazione delle riserve tra varie valute è una pratica comune. Le banche centrali di numerosi paesi detengono riserve in dollari statunitensi, euro, yen giapponese e altre principali valute internazionali. Tale diversificazione permette di mitigare il rischio associato alla forte dipendenza da una singola valuta. Tuttavia, il dollaro statunitense rimane predominante nelle riserve mondiali, riflettendo il suo ruolo dominante nei mercati internazionali e nella finanza globale. Gli strumenti di investimento delle riserve valutarie sono selezionati con cura per bilanciare rischio, rendimento e liquidità. Le banche centrali tendono a preferire asset sicuri e liquidi, come i titoli di stato di paesi sviluppati. Tuttavia, con i tassi di interesse globali storicamente bassi, vi è una crescente tendenza a esplorare investimenti leggermente più rischiosi ma con potenziali rendimenti più elevati, come obbligazioni di corporate investment grade o titoli di stato di economie emergenti. La gestione professionale delle riserve richiede quindi una profonda comprensione dei mercati finanziari globali e delle dinamiche economiche. Inoltre, le politiche valutarie dei principali attori economici globali hanno un impatto significativo sulle riserve valutarie. Ad esempio, le politiche monetarie della Federal Reserve statunitense, della Banca Centrale Europea e della Banca del Giappone influenzano i tassi di cambio e, conseguentemente, i livelli e la gestione delle riserve valutarie in tutto il mondo. Le decisioni di politica monetaria, come i tassi di interesse e i programmi di acquisto di asset, possono causare importanti movimenti di capitale nei mercati internazionali, cambiando così la domanda e l'offerta di specifiche valute. Nel contesto dell'economia globale moderna, la trasparenza e l'informazione sulle riserve valutarie sono anche elementi critici. Declarations trimestrali o annuali delle riserve effettive, come pubblicate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e da altre istituzioni, consentono di monitorare la salute economica di una nazione. La trasparenza in merito a tali dettagli è fondamentale per mantenere la fiducia degli investitori e prevenire speculazioni destabilizzanti. I paesi che forniscono rapporti chiari e coerenti sulle loro riserve valutarie tendono a godere di maggiore stabilità nei mercati finanziari e di minore volatilità nei tassi di cambio. In sintesi, le riserve valutarie sono un pilastro fondamentale della stabilità economica e finanziaria di un paese. Attraverso la loro gestione prudente, le nazioni possono proteggersi dai vari rischi macroeconomici, stabilizzare la propria valuta e mantenere la fiducia degli investitori internazionali. In un mondo sempre più interconnesso, la comprensione e la trasparenza delle riserve valutarie continuano a rappresentare un'area di grande rilevanza per economisti, policymaker e investitori globali. Sul nostro sito, Eulerpool, presentiamo dati aggiornati e affidabili sulle riserve valutarie dei vari paesi, offrendo un importante strumento di analisi per tutti gli interessati alla macroeconomia globale.