Trump minaccia i paesi Brics con tariffe draconiane se abbandonano il dollaro

Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti, ha lanciato un chiaro avvertimento ai paesi Brics sabato. In un appello accorato sul suo account Truth Social, Trump ha minacciato dazi al 100% per i paesi che mettono in discussione il dominio del dollaro statunitense nel sistema economico globale. Trump ha esortato i paesi Brics – originariamente composti da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica e recentemente ampliati per includere diverse economie – a rinunciare ai piani per l'introduzione di una nuova valuta o per il supporto di alternative al dollaro. Ha sottolineato le possibili conseguenze economiche per gli stati che perseguono tali strategie. I membri dei Brics continuano a discutere modi per ridurre la loro dipendenza dal dollaro statunitense. Questo tema è stato anche al centro del recente vertice a Kazan, in Russia. Il padrone di casa Vladimir Putin ha sottolineato la necessità di trovare alternative, poiché la valuta statunitense viene utilizzata come "arma". Si sta valutando l'espansione dell'uso delle valute nazionali per i pagamenti commerciali, ma si vogliono anche stabilire strumenti sicuri a tal fine. Tuttavia, nonostante le discussioni, gli sforzi per creare una valuta unitaria o sistemi per aggirare l'egemonia del dollaro rimangono vaghi. Marina Moreno del think tank brasiliano Observa China ha evidenziato quanto sia difficile armonizzare la politica monetaria all'interno di questi stati, economicamente così diversi. Anche nell'Unione Europea, la creazione di una moneta comune ha richiesto 34 anni.