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🇩🇪

Germania Tasso di disoccupazione

Quotazione

6 %
Variazione +/-
+0 %
Variazione %
+0 %

L'attuale valore del Tasso di disoccupazione in Germania è 6 %. Il Tasso di disoccupazione in Germania è diminuito a 6 % il 01/08/2024, dopo essere stato 6 % il 01/07/2024. Dal 01/01/1950 al 01/09/2024, il PIL medio in Germania è stato 6,02 %. Il massimo storico è stato raggiunto il 01/03/2005 con 12,10 %, mentre il valore più basso è stato registrato il 01/03/1966 con 0,40 %.

Fonte: Bundesagentur für Arbeit

Tasso di disoccupazione

  • 3 anni

  • 5 anni

  • 10 anni

  • 25 anni

  • Max

tasso di disoccupazione

Tasso di disoccupazione Storia

DataValore
01/08/20246 %
01/07/20246 %
01/06/20246 %
01/05/20245,9 %
01/04/20245,9 %
01/03/20245,9 %
01/02/20245,9 %
01/01/20245,9 %
01/12/20235,9 %
01/11/20235,8 %
1
2
3
4
5
...
90

Indicatori macroeconomici simili a Tasso di disoccupazione

NomeAttualePrecedenteFrequenza
🇩🇪
Costi del lavoro
115,54 points115,45 pointsTrimestre
🇩🇪
Crescita salariale
3,1 %3,8 %Trimestre
🇩🇪
Età pensionabile donne
66 Years65,92 YearsAnnualmente
🇩🇪
Età pensionabile uomini
66 Years65,92 YearsAnnualmente
🇩🇪
Lavoro part-time
12,152 Mio. 12,074 Mio. Trimestre
🇩🇪
Occupati
45,882 Mio. 45,9 Mio. Mensile
🇩🇪
Occupazione a tempo pieno
29,224 Mio. 29,435 Mio. Trimestre
🇩🇪
Offerte di lavoro
696.01 698.87 Mensile
🇩🇪
Persone disoccupate
2,856 Mio. 2,823 Mio. Mensile
🇩🇪
Popolazione
84,7 Mio. 84,4 Mio. Annualmente
🇩🇪
Produttività
92,6 points94,2 pointsMensile
🇩🇪
Quota di acquisto
79,9 %80 %Trimestre
🇩🇪
Quota di offerte di lavoro
3,1 %3,5 %Trimestre
🇩🇪
Salari minimi
12,41 EUR/Hour12 EUR/HourAnnualmente
🇩🇪
Salari nella produzione
100,44 points115,3 pointsMensile
🇩🇪
Stipendi
4.1 EUR/Month3.975 EUR/MonthAnnualmente
🇩🇪
Tasso di disoccupazione armonizzato
3,5 %3,5 %Mensile
🇩🇪
Tasso di disoccupazione di lunga durata
0,9 %0,9 %Trimestre
🇩🇪
tasso di disoccupazione giovanile
6,9 %6,9 %Mensile
🇩🇪
Tasso di occupazione
77,4 %77,1 %Trimestre
🇩🇪
Variazione dell'occupazione
-0,1 %0,1 %Trimestre
🇩🇪
Variazione della disoccupazione
27 17 Mensile

In Germania, il tasso di disoccupazione misura i disoccupati registrati come percentuale della forza lavoro civile. I disoccupati registrati, come definiti nelle statistiche raccolte dall'Ufficio Federale per l'Impiego e basate sul registro delle persone senza lavoro, sono tutte quelle persone che hanno raggiunto l'età di 15 anni ma non ancora quella di 65 anni, che non hanno un lavoro o hanno solo un lavoro part-time (attualmente meno di 15 ore a settimana) e sono alla ricerca di un lavoro soggetto a obbligo assicurativo con un orario di lavoro di almeno 15 ore a settimana. Devono essersi registrati presso il centro per l'impiego competente e non devono essere certificati come inabili al lavoro.

Cos'è Tasso di disoccupazione

Il tasso di disoccupazione rappresenta una delle principali categorie macroeconomiche monitorate dai governi, dagli economisti e dagli analisti finanziari per valutare la salute economica di una nazione. In questa descrizione, esploreremo l'importanza del tasso di disoccupazione, includendo le sue definizioni, le cause, gli effetti e le modalità di misurazione. Eulerpool si impegna a fornire dati economici accurati e tempestivi, e la nostra analisi del tasso di disoccupazione si propone di offrire una panoramica completa e dettagliata di questo indicatore chiave. Il tasso di disoccupazione è definito come la percentuale della forza lavoro che è senza lavoro ma è attivamente alla ricerca di occupazione. Questa misura esclude coloro che non stanno cercando attivamente lavoro, come gli studenti, i pensionati e coloro che hanno abbandonato la ricerca di un impiego. Attraverso il monitoraggio del tasso di disoccupazione, possiamo ottenere indicazioni cruciali sugli squilibri del mercato del lavoro e sulla capacità di un'economia di creare nuove opportunità di lavoro. Le cause della disoccupazione possono essere suddivise in diverse categorie. In primo luogo, la disoccupazione ciclica si verifica durante le fasi di recessione economica, quando la domanda aggregata diminuisce e le imprese riducono la forza lavoro per adeguarsi alla riduzione delle vendite e dei profitti. In secondo luogo, la disoccupazione strutturale deriva da cambiamenti a lungo termine nell'economia, come l'innovazione tecnologica o la globalizzazione, che possono rendere alcune competenze obsolete e richiedere riqualificazione o migrazione lavorativa. Infine, la disoccupazione frizionale è quella che si verifica durante il naturale processo di cambiamento dei posti di lavoro, quando i lavoratori stanno transitoriamente cercando nuove opportunità, magari per migliorare la propria posizione lavorativa o per trovare un impiego più adatto alle loro competenze. Gli effetti della disoccupazione sono molteplici e influenzano non solo l'economia, ma anche la società nel suo complesso. Sul piano economico, un tasso di disoccupazione elevato comporta una riduzione della produzione economica potenziale e un uso inefficiente delle risorse umane. Inoltre, tende a diminuire il reddito disponibile delle famiglie, riducendo la domanda di beni e servizi e creando un circolo vizioso di bassa crescita economica. Dal punto di vista sociale, la disoccupazione può portare a gravi conseguenze psicologiche e sociali, come il deterioramento della salute mentale, l'aumento della criminalità e degli scontri sociali, oltre a maggiori disuguaglianze economiche e disagio sociale. La misurazione del tasso di disoccupazione avviene principalmente attraverso indagini campionarie sulla forza lavoro, condotte periodicamente da enti governativi o istituti di statistica nazionali. Queste indagini chiedono a un campione rappresentativo della popolazione informazioni sul loro stato occupazionale, determinando quindi chi è impiegato, disoccupato o fuori dalla forza lavoro. Esistono varie metodologie di misurazione e definizioni che possono variare da paese a paese, ma in generale, sono utilizzate norme internazionali stabilite dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) per garantire la comparabilità tra nazioni diverse. Le politiche governative giocano un ruolo cruciale nella gestione della disoccupazione. I governi possono adottare politiche fiscali espansive, riducendo le tasse o incrementando la spesa pubblica per stimolare la domanda aggregata e creare posti di lavoro. Le politiche monetarie, ad esempio abbassando i tassi di interesse, possono incoraggiare gli investimenti privati e incrementare l'occupazione. Inoltre, le politiche del lavoro, come programmi di formazione professionale, incentivi all'assunzione, e supporto alla mobilità lavorativa, possono aiutare a ridurre la disoccupazione strutturale e frizionale. Infine, è importante considerare il ruolo delle dinamiche globali. La globalizzazione ha portato a una crescente interconnessione tra le economie nazionali, il che significa che i cambiamenti nel tasso di disoccupazione in un paese possono avere implicazioni per altri paesi. Ad esempio, una recessione economica in una grande economia può ridurre la domanda per le esportazioni di altri paesi, aumentando i tassi di disoccupazione a livello internazionale. Allo stesso modo, l'intervento di istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale, attraverso programmi di assistenza e prestiti, può influenzare le politiche economiche nazionali e i tassi di disoccupazione. In sintesi, il tasso di disoccupazione è un indicatore macroeconomico fondamentale che fornisce informazioni cruciali sulla salute economica di una nazione, sulle dinamiche del mercato del lavoro e sugli effetti sociali ed economici della disoccupazione. Monitorare e analizzare questo dato è essenziale per formulare politiche economiche efficaci e per comprendere le sfide e le opportunità presenti nel mercato del lavoro. Presso Eulerpool ci impegniamo a riportare con precisione e tempestività i dati relativi al tasso di disoccupazione, così da offrire agli utenti uno strumento affidabile per l'analisi e la comprensione delle tendenze macroeconomiche. Con un accesso costante a informazioni aggiornate, è possibile prendere decisioni informate e contribuire al miglioramento delle condizioni economiche nazionali e internazionali.